Materia - “Il cinema rurale nasce dal desiderio di raccontare come stanno le cose, con onestà” - - Varese News

Si è chiusa a Materia Spazio Libero di Castronno, nell’appuntamento di martedì 4 novembre, la rassegna Festival della Natura e dell’Arte con una serata dedicata a Corto e Fieno – Festival di cinema rurale, moderata da Erika La Rosa e con l’intervento di Davide Vanotti, fondatore e curatore della rassegna nata sul Lago d’Orta.

L’incontro, promosso da Cristina Moregola Gallery, Fondazione Bandera per l’Arte e A&A – Albè & Associati, ha visto la proiezione di tre cortometraggi premiati nell’edizione 2025 (About a Cow, Il giro dell’acqua e That’s How I Love You).
Vanotti ha ripercorso la storia di un festival che da sedici anni unisce il mondo agricolo e quello cinematografico. Un progetto, ha ricordato, «nato come luogo di sperimentazione artistica e culturale che ha saputo far dialogare le comunità rurali con il linguaggio del cinema».
Dopo la visione del primo corto, About a Cow, Vanotti ha parlato del valore educativo delle animazioni e dei laboratori per i più giovani: «Le famiglie trovano in questi lavori un modo per riflettere e guardare alle cose con occhi diversi». Durante il dibattito al termine de Il giro dell’acqua è emerso invece il tema del ritorno alla terra, delle nuove generazioni che scelgono di riscoprire le radici contadine: «Molti giovani tornano a lavorare nei campi, spesso in modo avventuroso, ma con una consapevolezza nuova».
In chiusura, il curatore ha sottolineato la necessità di preservare la pluralità degli sguardi nel cinema: «Il neorealismo nasceva dal bisogno di raccontare la realtà, oggi l’onestà continua a scandalizzare. La tecnologia non è un male in sé, ma ci sta omologando. I piccoli festival servono proprio a mantenere viva la diversità dei racconti».
I TRE CORTOMETRAGGI:
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“About a Cow” di Pavla Baštanová, vincitore del Premio Germogli come miglior corto d’animazione per bambini. Un collage poetico e giocoso di immagini della vita delle mucche, che racconta con ironia e delicatezza il rapporto tra esseri umani e animali nel mondo contemporaneo.
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“Il giro dell’acqua” di Arianna Biguzzi, Marco Mancini, Antonino Rizzo, Giorgia Sernicola e Valentina Sommariva, vincitore del Premio del Pubblico. Il film segue il fluire dell’acqua lungo il Canale Cavour, che da oltre 150 anni irriga le risaie tra Novara, Vercelli e Pavia, mostrando il delicato equilibrio tra lavoro agricolo e trasformazioni in corso.
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“That’s How I Love You” di Mário Macedo, vincitore del Premio Frutteto come miglior cortometraggio Corto e Fieno ’25. Il film racconta la storia di un ragazzo che, trascorrendo le vacanze nella casa dei nonni in campagna, impara una toccante lezione di compassione.

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